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«Là del Taburno a l’ultima pendice
tra infranti torri appare un paesetto
dai Longobardi eretto
sopra un gruppo di sassi ameno ed erto
ed al furor sempre de’ venti aperto
un borgo su l’altura levato, in vecchio stile,
col bruno suo maniero e ‘l roseo campanile:
è Torrecuso.»
Antonio Mellusi
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